Restauro dipinti

Restauro di una tela del ‘600.

Un altro lavoro di restauro su una tela del ‘600. È stata realizzata nuova rifoderatura della tela originale perché, l’intervento precedentemente realizzato risultava in precarie condizioni e avrebbe potuto causare la perdita di alcune parti del dipinto. È stato necessario anche la sostituzione del telaio, che presentava diversi punti di rottura.

Al termine della foderatura, sono stati realizzati alcuni piccoli saggi di pulitura che hanno evidenziato zone ridipinte in precedenti restauri. Al momento è in corso una ricerca per l’attribuzione dell’opera, per meglio quantificarne il valore.

Restauro di una tela dell’800.

Altro lavoro di restauro su una tela dell’800 che si presentava in precarie condizioni. Il primo intervento è stato quello di applicare un telaio nuovo che avrebbe sostenuto la tela. In precedenza, infatti, la tela era fissata direttamente alla cornice che col tempo si era deformata creando strappi e deformazioni. Dopo aver sistemato la tela e di conseguenza anche la sua cornice originale, si è proceduto che un’accurata pulitura e il fissaggio dello stato pittorico che in diversi punti si presentava alquanto delicato. Alla fine del lavoro il dipinto è stato collocato presso una chiesa, che ha acquistato l’opera.

Restauro di un dipinto fiammingo

Restauro di un’icona.

Restauro effettuato su un’icona che presentava diverse perdite per il sollevamento dell’imprimitura dal fondo. In questo caso quindi, si è cercato di fissare le zone sollevate o in precarie condizioni con un prodotto opportuno, per poi stuccare le parti completamente mancanti che sono state poi reintegrate col colore.

Restauro di una statua lignea del ‘700.

Restauro di una statua lignea datata 1786 rappresentante un S.Vito. L’opera affidatami versava in precarie condizioni, dovute all’incuria alla quale per tanto tempo è stata soggetta, ( si tratta di una statua ritrovata in una soffitta di un convento del 1601). L’intervento è cominciato prima di tutto con un accurato trattamento antitarme con un prodotto iniettato attraverso
ogni singolo buco permettendo così l’eliminazione dei tarli presenti, il consolidamento della struttura lignea nonché una azione repellente alla formazione successiva di insetti dannosi. Alla fine di questa operazione si sono contati più di 3400 buchi.

Successivamente si è proceduto con la pulitura al fine di rimuovere lo sporco accumulatosi nel corso degli anni, sporco prevalentemente dovuto al nerofumo delle candele. Finita l’intera pulitura, si è proceduto con il riempimento delle gallerie provocate dai tarli con un impasto fatto a base di cera vergine mista a segatura fine e la successiva stuccatura dei buchi. Infine dopo aver reintegrato con colori da ritocco le parti mancanti nonché le dorature ormai perse, la statua lignea è stata protetta con una vernice chetonica satinata.

Un altro intervento di restauro eseguito su una statua realizzata in argilla cruda e cartapesta dove si è proceduto con una accurata pulitura, il rifacimento delle parti mancanti e una stesura di vernice ch’atonica satinata al fine di proteggere l’opera dagli agenti esterni e ridarle quell’aspetto che era visibile un tempo.

Questo lavoro, che ha permesso il rifacimento di un altare ligneo non più esistente, è stato possibile grazie a una paziente ricerca di immagini che testimoniavano l’esistenza di una simile opera.

Così sulla base di vecchie foto, dopo un lungo lavoro di progettazione e la realizzazione di un plastico in legno in scala 1:5, si è potuto rifare l’altare che un tempo adornava una cappella laterale di una chiesa del ‘600.

L’esecuzione di questo progetto, ha richiesto interventi di costruzione, intaglio e intarsio, ottenendo così un risultato finale molto simile a quello esistente un tempo. Al termine del lavoro la parete di fondo, è stata rifinita con una velatura a nuvolato e con una zoccolatura in finto marmo.

Questo intervento di restauro riguarda una statua lignea rappresentante S.Rocco che nonostante altri interventi passati, presentava ancora la presenza di insetti dannosi (tarli).

Si è così deciso di realizzare un nuovo intervento di disinfestazione che, come per il S.Vito, è stato realizzato con prodotto antitarme iniettato in ogni singolo buco. Alla fine del trattamento sono stati rilevati circa 700 buchi.

È stato poi deciso di sostituire il suo basamento in truciolare rivestito di formica, con uno ex-novo, realizzato nel mio laboratorio, in legno massello con le bordure rifinite con foglia d’oro zecchino e il piano con un finto marmo.
Così dopo un lavoro di restauro cromatico ed aver sostituito il vecchio basamento col nuovo, la statua è tornata alla cura dei fedeli, molto devoti nei confronti di questo santo.